
Tassazione oro da investimento: il trattamento fiscale dell’oro
- Maggio 20, 2022
- Raccoglioro
La compravendita di oro è un settore oggi molto redditizio, sia per le caratteristiche intrinseche del materiale che per la sua attuale quotazione, ma a quanto ammonta la tassazione dell’oro da investimento?
Tra le tante funzioni dell’oro (leggi il nostro articolo sulle funzioni principali dell’oro), quella di investimento è sicuramente la più redditizia, ma come viene tassata?
La normativa a cui fare riferimento è la Legge n°7 del 17 Gennaio 2000, abrogata per adeguare la legislazione italiana alla normativa europea in materia. Per poter approfondire la tassazione dell’oro, dobbiamo innanzitutto introdurre la distinzione tra imposte dirette e indirette.
- Tassazione diretta sull’oro da investimento
Come indicato dalla normativa, l’acquisto e la vendita dell’oro da investimento sono esenti da IVA, il che implica che la compravendita di oro sia, in tutte le sue fasi, esente totalmente da tasse; perchè ciò si applichi, vi sono alcuni presupposti di cui tenere conto:
- L’acquisto dell’oro deve avvenire presso un “Operatore Professionale in Oro”, il che significa che l’ente deve essere iscritto nell’apposito Albo redatto e aggiornato dalla Banca d’Italia;
- L’oro deve essere acquistato:
- sotto forma di lingotti o placchette di peso accettato dal mercato dell’oro,
- sotto forma di monete d’oro di purezza pari a superiore a 900 millesimi, coniate dopo il 1800 e che abbiano avuto o che abbiano corso legale nel paese d’origine.
- Tassazione della plusvalenza dell’oro
Oltre all’esenzione da IVA, bisogna considerare la tassazione sulle plusvalenze che si realizzano con la compravendita di oro, e che va equiparato a tutti gli altri redditi delle persone fisiche annualmente dichiarati.
Per questo genere di redditi, l’aliquota dell’imposta sostitutiva da versare è del 26% e deve essere liquidata tramite la regolare dichiarazione dei redditi relativi all’anno di incasso del corrispettivo.
Nel caso invece in cui non esista il documento di acquisto dell’oro in oggetto, e non sia così possibile determinare la plusvalenza, questa è data per legge dal 25% del corrispettivo della cessione, deve quindi essere dichiarata in tale misura e va tassata con l’aliquota vista in precedenza.
Va infine considerato che, in caso si realizzino minusvalenze dalla compravendita dell’oro, queste vanno a ridurre il valore delle plusvalenze tassate.
- La tassazione indiretta dell’oro da investimento
Come anticipato, la compravendita dell’oro è esente IVA, ma non dall’imposta di successione, reintrodotta nel 2014 e che reintroduce l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione.
Parentela | Limite di esenzione | Aliquota post limite |
Coniuge e parenti in linea diretta | 1 mln € | 4% |
Fratelli e sorelle | 100.000 € | 6% |
Parenti ed affini | – | 6% |
Soggetti diversi | – | 8% |
Se nell’attivo della cessione è presente l’oro da investimento, gli eredi hanno l’obbligo di tenere conto del valore ricevuto e hanno relativa tassazione, della quale riportiamo nella tabella sottostante i parametri.
Nel caso in cui l’erede, in un secondo momento, decidesse di cedere l’oro in oggetto, la plusvalenza verrebbe data dalla differenza tra il corrispettivo di vendita e il valore riconosciuto all’oro all’atto della successione, e verrebbe tassata al 26%.
Abbiamo visto come la tassazione dell’oro da investimento influisca sulla compravendita e come si sia modificata negli anni.
Per avere il parere di un esperto o per bloccare la quotazione del tuo oro, rivolgiti a noi!

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